La storia di Salsomaggiore nasconde interessanti curiosità, non tutte legate all’acqua termale e al tema della salute. Certo, l’intuizione del dottor Lorenzo Berzieri che per primo prescrisse i bagni termali fu geniale e cambiò il volto della cittadina in modo radicale. Ma il sottosuolo di Salsomaggiore cela molti altri tesori!
Dal sale alla luce
Per tradizione, il nome Salsomaggiore è sempre stata legato all’estrazione del sale. Questo era racchiuso nell’acqua dell’invaso sotterraneo della cittadina ed affiorava in superficie assieme a petrolio e gas. Questo gas altro non è che metano!
Proprio a Salsomaggiroe viene sperimentato per la prima volta l’uso del metano per l’illuminazione urbana. Nel 1899, infatti, il viaggiatore che s’avvicina a Salsomaggiore vede il centro rischiarato da una luce azzurrina. Un contrasto evidente e vivido con il giallo fumoso delle luci a petrolio diffuso all’epoca in Italia.

Pompa di metano a Salsomaggiore
Dalla luce all’energia alternativa
Più tardi, negli anni Trenta, si sperimenta un altro uso del gas metano estratto a Salsomaggiore, ovvero come carburante alternativo alla benzina.
Nel 1933 un tecnico delle Terme, il signor Giuseppe “Parnelo” Gragnani, trova un modo ingegnoso per miscelare l’aria al metano. Così, fa funzionare il motore che estrae e posiziona i tubi nei pozzi di acqua termale. Sulla base di questo esperimento di successo, il professor Carlo Padovani del Politecnico di Milano escogita un sistema – valido ancora oggi – per comprimere il gas in bombole. E proprio queste bombole vanno presto ad alimentare gli autobus del capoluogo lombardo.
Ben presto, anche anche i bus di altri centri si muovono grazie al metano di Salsomaggiore. Per esempio, le linee di Piacenza, Cremona e di altri autoservizi dell’Emilia.
Dopo qualche anno, proprio qui nasce prima stazione di compressione del gas in bombole. Vengono inoltre posati dei condotti d’acciaio che spingono il metano da Salsomaggiore a Milano e a Reggio Emilia, con stazioni di distribuzione a Piacenza, Lodi, Melegnano, Milano e Parma.

Il metano di Salsomaggiore nelle cucine italiane (Ph. Conan via Flickr)
Il metano arriva nelle cucine di tutta Italia
Conservato nelle bombole, il gas può essere trasportato e collegato ai fornelli di casa.
A Salsomaggiore, la Società delle Terme porta il metano in tutte le case della cittadina, con una rete di distribuzione che alimenta il riscaldamento e la cucina. Negli anni Cinquanta, con l’aumento della richiesta di gas, la rete salsese entra a far parte della Snam. Da questo momento, il metano dei pozzi salsesi finisce nella rete nazionale e nelle case degli italiani.
La storia di Salsomaggiore continua ancora oggi, grazie al suo patrimonio inestimabile di acqua e di minerali, di cui può beneficiare la nostra salute.
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